E' vero: ho sempre detto che mi piace il miele. Ma non solo! A Londra si può trovare un'autentica star dell'estate: la fragola del Kent. Beh, quella del Kent è la più vicina e arriva a inizio stagione, poi ci sono quelle del resto del Regno Unito fino alla Scozia. Andiamo con ordine però, la fragola del Kent è la più conosciuta perchè ha un compito importante e prestigioso: quello di impreziosire il Torneo di Wimbledon che ha luogo a metà giugno.
Quest'anno ne sono state mangiate 28.000 kg!
I cestini popolano le strade del quartiere, nelle bancarelle ufficiali e non, diventano gadgets salutari che gli sponsor donano ai visitatori. Blogger, giornalisti, reporter menzionano almeno una volta la fragola del Kent, e quest'anno non è mancata nemmeno Pippa Middleton che le ha descritte per Vanity fair. Anche io sono riuscito a portare qualche cestino di fragole nella mia tana e me ne faccio scorpacciate!
Poi il torneo finisce e questa prelibatezza rimane a far compagnia agli inglesi per il resto dell'estate.
Il clima di quest'anno pare abbia favorito la loro maturazione e infatti sono dolci e succose, ideali per un sacco di preparati e ricette. Così prima di andare a dormire metto un cucchiaino della Strawberry White Hot Chocolate di Whittard (un'istituzione!) in una bella tazza di latte e siccome fa ancora caldo, la faccio fredda e ci metto qualche pezzetto di fragola... e i sogni d'oro sono garantiti.
Una mostra da non perdere fino al 29 settembre: alla Somerset House, Ferran Adrià and the Art of Food. Somerset House è un luogo assolutamente versatile soprattutto d'estate. Arrivare in un pomeriggio d'agosto significa passare in mezzo a decine di bambini che fanno il bagno tra le fontane intermittenti e genitori che prendono il sole con teli da... piazza e frigoriferi portatili, in attesa dell'open air cinema notturno. Le sale invece ospitano eventi di ogni tipo. Così ho sceso le scale che portavano all'ala Sud (ma c'è anche l'ascensore per fortuna!) e sono andato a vedere la mostra, curioso di conoscere un cagnolino divenuto molto famoso: fra animaletti da star-system ci si intende!
Si tratta di una fusione perfetta tra i destini di un ristorante che prende il nome del cane del costruttore (Bulli appunto) e di Ferran Adrià, che del ristorante divenne lo chef portando all'eccellenza lo studio, la scienza e la miscela creativa degli ingredienti per inventare piatti che hanno segnato le tendenze culinarie degli ultimi 30 anni. Si parte con un omaggio a Bulli, il cane che non sapeva certo che sarebbe diventato una celebrità donando il proprio nome a un così prezioso laboratorio, si passa attraverso la storia della costruzione del ristorante di Cala Montjoi nella Costa Catalana, ma è al piano superiore che si trova la meraviglia: un lungo bancone che attraverso video didattici ripercorre la storia dello Chef attraverso i piatti creati anno per anno, lo studio fisico e chimico per ottenere effetti impensati e fare delle portate autentiche opere d'arte secondo paradigmi creativi e che partono dalla scienza per giungere alla fantasia attraverso il palato mentale (che si rivela poi affidabilissimo una volta tradotto in quello fisico).
Una mostra che riesce a rendere la gioia di una cena al ristorante risvegliando tutti i sensi tranne quello del gusto. Il cibo si vede, si guarda, se ne osserva la trasformazione, prende vita e forma tridimensionale, si proietta sui tavoli e le pareti in una sintesi del sublime.
Simply amazing!
Pensavo che i Londoners si sarebbero stupiti nel vedere un orsetto a spasso per la città, invece ci sono sempre così tante sorprese più strane di me...
Ormai da quasi un mese campeggia in Trafalgar Square un enorme gallo blu (cockerel in inglese, rooster in americano e mi raccomando: non confondetelo col pollo, potrebbe offendersi! Quello è il più modesto chicken).
Si da il caso che uno dei supporti della piazza rimanga sempre libero per ospitare opere d'arte e costruzioni particolari.
Quale significato? Mah... ognuno si fa la propria idea, da chi ci vede una rottura anticonformista, a chi lo trova semplicemente poco attraente e nemmeno troppo intelligente, io che sono un orsetto studioso di primo acchito ho pensato che fosse un gesto di ironica fratellanza con i Galli francesi, ma potrebbe essere anche un simbolo di economica opulenza (in tempi di crisi non si dice di no a buon pollame, anche se nella mia tana preferisco le scorte di miele!).
Tant'è, questo gallo terrà compagnia ai turisti per 18 mesi, è opera dell'artista tedesca Katarina Fritsch (che coi Galli non ha molto a che vedere evidentemente) e pesa la bellezza di oltre 800 kg.
Possiamo permetterci di alzare la cresta!
cosa dirà questo Generale di una così strana compagnia?
L'estate è nel pieno a Londra e stavolta dobbiamo proprio dire che sta sorprendendo tutti con mesi di sole e temperature perfette. Andare a zonzo per la città è un piacere, il sole abbraccia di luce le bancarelle dei mercati, i negozi di fiori, i tavolini all'aperto di pub, bakeries e brasserie.
Anche se un orsetto piccolino come me deve stare attento alle frotte di turisti che popolano la città, sono andato a vedere le ultime novità della stagione.
Così, intrufolandomi e facendomi strada fra le infinite gambe che popolano Oxford Street (!) sono entrato da Selfridges e cosa trovo? L'apertura del Christmas Shop all'ultimo piano!
Bizzarro e stravagante girare tra alberi di Natale, palline colorate, calze e decorazioni mentre fuori il sole splende e ci sono 27 gradi! Al reparto natalizio fa compagnia il reparto giocattoli, pronto per l'occasione per ogni tipo di dono. Ed ecco che all'improvviso una deliziosa orsacchiotta si palesa di fronte a me... All I want for Christmas is youuuu!!!
Londra si sa, si prepara sempre per tempo, ed è per questo che i grandi magazzini più famosi si stanno attrezzando.
Anche Harrods, come i colleghi, ha già inaugurato il villaggio natalizio, che val bene una visita.
Mi sento già un orsetto più buono...
E' arrivato il Royal Baby! Dopo tanta attesa finalmente il Regno è in festa per la nascita del suo futuro Re, come nelle migliori fiabe.
Così anche io sono andato a farmi un giretto in centro, proprio mentre si aspettava ardentemente il nome del Principino.
Mentre Londra si riparava da un sole inaspettato che sta accompagnando questa estate ormai da settimane, tutti i media mondiali erano pronti per lanciare le ultime notizie di fronte a Kensington Palace, dove il piccolino stava iniziando a conoscere il mondo. Come sempre la postazione migliore me la sono guadagnata io, come potete vedere, mentre molti miei fratellini gli stanno giungendo in regalo per accompagnare i suoi riposini.
E in fatto di regali la città si sta animando di souvenir, promozioni e avvenimenti speciali per accogliere l'arrivo del Principe George.
Lo shop di Kensington Palace ha allestito un'area apposita per Babies più o meno royal, i grandi magazzini Harrods hanno creato una linea dedicata oltre a congratularsi pubblicamente con William e Kate. Fortnum & Mason ha creato ginger cookies, ristoranti e catene stanno preparando menu a tema e promozioni formato famiglia, ma soprattutto si avverte nell'aria un clima gioioso e c'è già chi prevede un baby boom dovuto all'effetto Kate.
A Hyde Park c'è chi non ha perso tempo, ma qui, dove le fiabe sembrano avere il lieto fine, il nostro piccolo anatroccolo non ha perso la sua mamma e si prepara a diventare un splendido cigno.
Un anno fa a quest'ora stavo vagando, trolley alla mano, fra Stansted, Heathrow, pullman e bus per trovare il posto dove dormire in vista del colloquio del giorno dopo. Avevo ricevuto una mail il 4 luglio, data destinica, e in 4 giorni avevo organizzato un espatrio. Ricordo la tazza di te macchiato che il gestore dell'hotel mi offrì chiamandomi "stranger" mentre tra una mappa e il computer mi davo i primi punti di riferimento, senza un'auto, senza una casa, tutto da inventare.
Sinceramente, per quanto fossi determinata e piena di entusiasmo, non tornerei a quel giorno. Non ci rendiamo mai conto di tutte le cose che abbiamo, piccole e rassicuranti, finchè non ci mancano tutte insieme: una macchinetta del caffè, un tetto e quattro mura tutte nostre, un parcheggio sottocasa, un vicino da chiamare per nome, un numero di telefono nella rubrica che abiti appena più vicino di 1500 km.
Mai come in questi 365 giorni ho avuto l'impressione di aver costruito nel vero senso del termine, completamente da zero tutto quanto ho adesso, per quanto la costruzione sia sempre stato un pilastro in tutte le cose che ho fatto in vita mia.
Mi ritrovo un anno dopo con un lavoro che mi da soddisfazioni quotidiane, esperienze sociali assolutamente interessanti e istruttive a partire dal sistema politico-governativo, e una città che, non mi stanco di dirlo quotidianamente, mi ha completamente conquistata al punto da farmi sentire nostalgica se mi allontano per 2 giorni.
Londra ha quel mix di cultura anglo-sassone unita a tutto il bagaglio storico europeo e la dimensione multiculturale e cosmopolita che ne fa crocevia mondiale di qualsiasi cosa si voglia trovare nella vita.
Un anno non è bastato a scoprirne tutti gli angoli più nascosti, è un'esperienza quotidiana senza fine e una concentrazione di eventi inebriante.
Qualcosa che non mi ha fatto rimpiangere nemmeno per un attimo ciò che mi sono lasciata alle spalle, semmai l'unico rammarico è non averlo fatto prima, ma credo anche che nella vita certe fasi avvengano al momento giusto, quando siamo nella condizione migliore per affrontarle. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il continuo supporto, l'aiuto dei miei genitori e mia sorella, sempre pronti a prendere la macchina e partire per venire a cercare una sistemazione, portare un po' di olio e un po' di pasta (che, ok, si trovano anche qui, ma vuoi mettere la soddisfazione di avere proprio quelli dello scaffale emiliano-romagnolo doc? ;) ) e un po' di compagnia. E' stato reso più facile dalla mia amica Ilaria, che ha compiuto questo passo un po' prima di me e che si è sempre sincerata che tutto andasse bene, soprattutto quando ci inventiamo le nostre gite fuori porta a metà strada per vederci e passare bei momenti insieme. E stato reso più facile dagli amici e amiche che sono venuti a farsi un giro a Londra con cui è sempre un piacere condividere una fetta di torta alle fragole, e da tutti gli amici che ci sono stati su social network, per mail o via sms che mi ricordano le belle esperienze passate e mi incoraggiano ad andare avanti, senza distinzione di appartenenza e provenienza.
E' stato reso particolarmente divertente dal mio amico Teddy che mi accompagna in giro per le meraviglie di questa città e ve le racconta attraverso questo blog.
Vi lascio con uno dei miei video preferiti di Londra e di tutte le sorprese che ancora riserva.